Si chiude malissimo la settimana delle borse Europee, che segnano tutte un deciso ribasso anche in scia all’avvio nero di Wall Street.
Gli investitori vengono frenati dall’aumento dell’inflazione, dal timore di recessione e dalla prospettiva di un inasprimento della politica monetaria (visti anche alcuni commenti hawkish arrivati dai funzionari FED nelle ultime 24 ore).
Vendite sul listino milanese, dove il termina con una flessione dell’1,96%.
L’unico titolo che brilla a Piazza Affari è Recordati, +2,07%, che prosegue il buy-back.
Tonfo delle banche. Le più forti vendite si sono abbattute su Fineco, -4,77%, ma crollano anche Unicredit, -3,80%, Mediobanca, -3,72% e Banco Bpm -3,5%, Bper -3,26%, Intesa -2,94%. Sulle due big, Unicredit e Intesa, pesa il taglio del prezzo obiettivo da parte di Morgan Stanley.
Male l’industria con Interpump -3,55% e Stellantis -2,88%.
Tim scivola ancora (-3,4%) tornando ad avvicinare i minimi storici.
Tra gli indici di Eurolandia seduta negativa per Francoforte, dove il segna -1,12%, Londra tiene la parità, mentre Parigi cala dello 0,94%. Madrid ha perso l’1,2%, Amsterdam -0,87%.
Pessima performance di Wall Street. Lo segna -1,29%, il -0,86% mentre il -2,01%.
