La divergenza nella politica monetaria tra Giappone e USA ha tenuto sotto pressione lo Yen per tutto agosto, dopo averlo spinto fino ai minimi di 24 anni il mese scorso.
La Banca del Giappone ha ripetutamente affermato che manterrà tassi di interesse ultrabassi per sostenere l’economia fragile, lasciando la politica monetaria del paese in posizione di assoluta divergenza rispetto alle altre nazioni sviluppate.
Si prevede che la BOJ manterrà la sua politica attuale anche dopo che il tasso di inflazione primaria e core hanno accelerato ai massimi pluriennali e sono rimasti al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale.
Di contro, la FED si è mossa con molta aggressività nell’ultimo periodo, e di recente si sono riaccese le ipotesi di una stretta vigorosa anche a settembre.
Proprio per questo lo Yen ha di nuovo ceduto il passo, con il cambio salito oltre 137.
I trader adesso si preparano ad ascoltare le novità in arrivo da Jackson Hole, nel Wyoming, dove questa settimana si svolgerà il simposio dei banchieri centrali. Parlerà anche Powell, che farà capire meglio se confermerà la posizione aggressiva della banca centrale statunitense contro l’inflazione.