L’OPEC+ rimette il turbo alle quotazioni del petrolio. Alla fine del vertice dei produttori di oro nero, è stato deciso di tagliare la produzione di 100.000 barili al giorno a ottobre, pari a circa lo 0,1% della domanda globale, ritornando così sui livelli di agosto. e hanno subito reagito.
In questo modo i produttori intendono stabilizzare il mercato, dopo il calo di prezzo delle ultime settimane provocato dai sempre più forti timori di recessione, che innescherebbe un maggiore calo della domanda.
Inoltre l’OPEC+ teme ulteriori ricadute dal possibile accordo sul nucleare iraniano, che finirebbe per sbloccare ulteriori fiumi di petrolio sul mercato.
Questa mossa arriva dopo la decisione del G7 di imporre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo per ridurre la capacità di Mosca di finanziare la sua guerra in Ucraina.
Il risale oltre la soglia dei 90 dollari al barile, mentre il viaggia sui 96.
La mossa giunge un po’ a sorpresa, visto che i mercati speravano che l’OPEC+ si sarebbe limitato a confermare gli attuali livelli di output.
