Dopo giorni di forte rialzo il dollaro concede una tregua e gli investitori prendono profitto.
Il biglietto verde continua ad essere molto robusto, soprattutto dopo le ultime parole di Powell riguardo alle prossime mosse della FED. La banca centrale ha posto come assoluta priorità la lotta all’inflazione, anche a costo di deprimere la crescita economica (ricordiamo che gli Usa sono già in recessione tecnica).
Tuttavia, il mercato ha già avuto modo di “prezzare” abbondantemente un prossimo rialzo dei tassi di 75 punti base durante la riunione politica di questo mese.
Non era invece certo che la BCE avrebbe fatto altrettanto, come invece è appena successo. Anche le altre banche centrali si sono messe sulla scia della Federal Reserve, preannunciano un atteggiamento molto aggressivo sul fronte dei tassi.
Tutto questo ha spinto al ribasso il , che è sceso sotto 109 venerdì, tornando sui livelli di inizio settembre. Il biglietto verde ha comunque guadagnato il 17% nell’ultimo anno.
Anche l’euro ha recuperato sul dollaro () riportandosi oltre la parità venerdì.
Gli investitori ora guardano ai dati sull’inflazione statunitense di agosto, che verranno pubblicati la prossima settimana. Sarà l’ultimo report sull’inflazione prima della riunione politica di questo mese.