Con una decisione unanime, la Bank of England procede al settimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse. Non c’è stata però unanimità sull’ammontare della stretta, che è stata di 50 punti base.
Cinque membri del suo MPC hanno votato per l’aumento di 0,5 punti percentuali, mentre tre hanno votato per un aumento di 0,75 punti percentuali che era stato previsto da alcuni analisti; un membro ha votato per un aumento di 0,25 punti percentuali.
Il nuovo livello dei tassi sale così al 2,25%, livello più alto dal 2008.
La banca centrale ha anche votato all’unanimità per ridurre lo stock di obbligazioni, finanziate dall’emissione di riserve della banca centrale, di 80 miliardi di sterline nei prossimi dodici mesi.
Secondo la BoE, è diminuita l’incertezza sulle prospettive dell’inflazione (che ha raggiunto livelli record), a seguito dell’annuncio di misure di sostegno del governo, che probabilmente limiteranno significativamente ulteriori aumenti. Tuttavia la banca centrale ha aggiunto che effettuerà una valutazione della situazione economica in futuro, e da ciò dipenderanno ulteriori mosse di politica monetaria.
La Boe prevede che l’economia entrerà in recessione a partire dal terzo trimestre.
Dopo l’annuncio della Bank of England, la sterlina britannica è risalita sopra 1,13 (GBPUSD), ma poi ha rifatto marcia indietro restando vicina al livello più debole degli ultimi 37 anni.
Bisogna ricordare che la Federal Reserve statunitense è stata ancora più aggressiva della banca britannica, alzando i tassi di 75 pb per la terza volta consecutiva.