Mentre la maggior parte delle valute prova a riprendere un poco di terreno sul super-dollaro, la Lira turca sconta le ultime mosse della banca centrale e aggiorna i minimi storici.
Il cambio USDTRY ha infatti si è affacciato oltre la soglia di 18,55 come non era mai successo.
L’ultimo colpo alla valuta l’ha data la CBRT, che settimana scorsa ha inaspettatamente tagliato il tasso di interesse di riferimento di 100 pb, portandolo al 12% (i mercati prevedevano tassi di mantenimento stabili al 13%).
Complessivamente, nell’ultimo anno l’istituto centrale ha tagliato il costo del denaro per 700 pb, sotto la forte pressione del sultano Erdogan che da sempre è nemico giurato dei tassi alti.
Ma questa mossa è pericolosissima, perché l’inflazione in Turchia ha raggiunto il massimo da 24 anni dell’80,2% ad agosto, poiché il basso potere d’acquisto della valuta ha acuito la pressione sui prezzi provocata dall’aumento dei costi energetici che la Turchia deve importare.
Inoltre, l’ultimo disavanzo delle partite correnti è aumentato a oltre $ 4 miliardi nel luglio del 2022, più di 13 volte i livelli del corrispondente periodo dell’anno precedente.
La stabilizzazione e le dure misure di “liraizzazione” da parte della banca centrale non sono riuscite a sostenere la lira. Il cambio USDTRY è schizzato di oltre il 45% dall’inizio del ciclo di taglio dei tassi della banca centrale turca, avvenuto lo scorso anno.