La tensione sempre più forte tra Occidente e Russia, la crisi energetica e la corsa dei prezzi (spicca il balzo dell’inflazione tedesca), sono tutti fattori che pesano sull’umore del mercato. Alla fine le borse europee vanno tutte giù in modo pesante, che non vengono certo aiutate dai dati americani su Pil e lavoro.
A Piazza Affari il chiude in calo del 2,4%, scivolando a 20.352 punti, ossia i minimi da novembre 2020.
Quasi tutto il listino milanese ha finito in calo. Si salvano solo Leonardo (+0,95%), che rimbalza dal -6% di ieri, ed Eni (+0,15%).
Tra le peggiori St (-5,4%), con i tech Usa, e le auto (Stellantis -4,77%, Pirelli -4,44%).
Male anche la banche con Bper (-2,8%), Unicredit (-2,7%), Intesa (-2,6%) mentre Mps è crollata (-13,5%) sui timori per una difficile ricapitalizzazione.
Male le altre consorelle Europee: il di Francoforte scende di 1,71% (delude anche la IPO di Porsche), Londra -1,77%, Parigi -1,53%, Madrid -1,98% e Amsterdam -1,18%.
Anche Wall Street chiude in netto ribasso. Lo segna -2,11%, il -1,54% mentre il -2,84%.