Come era stato previsto dagli esperti, la Reserve Bank of New Zealand ha effettuato una nuova stretta. La banca centrale neozelandese ha alzato il tasso di interesse dello 0,5%, portandolo al 3,5%, un livello che non si vedeva da aprile 2015.
Quello della RBNZ è stato il quinto aumento di mezzo punto, mentre nell’ultimo anno le strette – da quando cioè il costo del denaro era al minimo storico dello 0,25% – sono state pari complessivamente a 305 punti base.
La RBNZ intende così contrastare la corsa dell’inflazione, che è giunta al 7,3%.
Di recente, la banca centrale ha avvertito che il tasso di inflazione non tornerà nell’intervallo target fino al 2024. Anche per questo, i polciy makers neozelandesi hanno preannunciato ulteriori interventi sul costo del denaro.
A differenza di quanto accaduto in Australia, dove la banca centrale è stata più morbida del previsto con il rialzo dei tassi, durante il meeting della RBNZ è stata discussa anche la possibilità di alzare i tassi di 75 pb.
Proprio per questo il dollaro kiwi era schizzato verso l’alto contro il collega americano.
Il cambio , che nelle scorse settimane era sceso sui minimi di oltre 13 anni, è salito oltre quota 0,574, ma in seguito ha ceduto tutti i guadagni di fronte ad un dollaro che ha ripreso a marciare forte.