La pubblicazione delle minute della Bce relative all’ultimo meeting di politica monetaria, non fa stare tranquilli gli investitori.
L’istituto centrale evidenzia che l’inflazione “risultata ripetutamente più alta delle attese“, e che queste spinte al rialzo “non si abbatteranno da sole“. Insomma, bisogna intervenire se si vuole arginare la corsa dei prezzi.
Nel documento, pubblicato sul sito della Bce, si legge anche che “mettere troppa enfasi sui problemi dal lato dell’offerta rischia di trascurare il fatto che occorre agire sulla domanda per abbattere l’inflazione“.
I dubbi riguardo all’efficacia delle mosse della BCE – in special modo la capacità di combattere l’inflazione senza far piombare l’economia in una profonda recessione – finiscono per appesantire l’euro.
Il cambio si è nuovamente indeboilito a 0,98, riavvicinandosi verso il minimo da 20 anni di $ 0,95 raggiunto il 27 settembre.
I mercati prevedono che la banca centrale alzerà i tassi con forti incrementi nella riunione di ottobre e dicembre, ma il ritmo del ciclo di aumento dei tassi il prossimo anno potrebbe rallentare.
Gli ultimi dati economici hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel blocco sono diminuite per il terzo mese consecutivo ad agosto e i PMI aggiornati hanno indicato un calo del PIL, con il tasso di declino che ha preso slancio nel terzo trimestre.
È probabile che le prospettive invernali peggiorino ulteriormente se la crisi energetica si approfondisce.
