Continua la marcia al ribasso del dollaro australiano, che aggiorna i minimi di oltre due anni dopo i dati di venerdì scorso sull’occupazione negli Stati Uniti.
I Non Farm Payrolls più forti del previsto hanno infatti rafforzato le aspettative che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse in modo aggressivo per domare l’inflazione.
Questa prospettiva acuisce il divario rispetto alla Reserve Bank of Australia, che settimana scorsa ha alzato il tasso di riferimento di soli 25 punti base al 2,6%, contro le aspettative che erano per un aumento di 50 pb (è stata la sesta stretta consecutiva, per un totale di 250 punti base).
Il cambio AUDUSD è sceso così sotto $ 0,63, scendendo ai livelli più bassi da aprile 2020.
Il dollaro australiano subisce anche la pressione dei crescenti rischi di una recessione globale e l’acuirsi delle tensioni geopolitiche che spinge gli investitori lontano dagli asset più rischiosi.