Arriva l’ottava stretta monetaria da parte della Bank of Korea, che ha alzato il tasso base di 50 punti base, portandolo al 3,0%.
I responsabili politici hanno segnalato che saranno necessari ulteriori aumenti dei tassi e determineranno l’entità in base al grado di inflazione persistente, alla politica monetaria nei principali paesi, ai flussi di capitale e ai rischi geopolitici.
E’ la seconda volta che l’istituto centrale alza il costo del denaro di 50 punti base (malgrado le conseguenze che comporta per l’economia), per contrastare l’inflazione elevata. Secondo il governatore Rhee Chang-yong, l’inflazione dovrebbe raggiungere il picco in ottobre, ma rimanere alta per un periodo di tempo considerevole. Probabilmente rimarrà sopra il 5% almeno fino alla fine del primo trimestre del 2023.
Riguardo alla crescita economica, il comitato prevede che il PIL del 2022 sarà del 2,6%, in linea con le previsioni di agosto. Per il 2023, si stima che l’economia si espanda al di sotto della previsione di agosto del 2,1%.
La decisione della BoK ha dato solo un poco di sollievo allo WON, che recupera un poco di terreno rispetto al dollaro. Il cambio USDKRW si agita attorno a quota 1425, non lontano dal massimo di 1444 toccato pochi giorni fa, al top da marzo 2009.
Nell’ultimo anno, la valuta coreana ha perso il 20% rispetto al biglietto verde. Sulle valute asiatiche si sente il peso delle aspettative di una Federal Reserve che continuerà ad aumentare in modo aggressivo i tassi di interesse.
