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CIna, la PBoC congela il tasso MLF. Yuan ancora debole

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Il cambio USDCNH scambia verso 7,2, nonostante gli sforzi di Pechino per stabilizzare la valuta cinese

Per il secondo mese consecutivo, la People Bank of China ha mantenuto il tasso di interesse sui prestiti a medio termine (MLF) al 2,75%.
La banca centrale ha inoltre ha rinnovato i prestiti a medio termine in scadenza, senza quindi fare alcuna immissione o prelievo di liquidità dal sistema bancario. In precedenza, la PBOC aveva immesso 200 miliardi di CNY ad agosto e settembre. La PBoC ha però iniettato CNY 2 miliardi di yuan attraverso pronti contro termine inversi di sette giorni.


L’operazione non ha avuto effetti sullo yuan cinese, che rimane molto debole rispetto al dollaro. Il cambio scambia verso 7,2, nonostante gli sforzi di Pechino per stabilizzare la valuta cinese, messa sotto pressione dalla frenata economica del Dragone (frutto soprattutto della rigida politica zero-Covid) e dal recente rally del dollaro (alimentato dai recenti dati sul lavoro e inflazione).

Proprio la debolezza dello yuan debole sta limitando le opzioni della PBOC per stimolare l’economia. La banca centrale non può adottare misure troppo accomodanti, altrimenti spingerebbe la valuta nazionale ancora più in basso

Intanto domenica è cominciato a Pechino il ventesimo congresso del Partito Comunista cinese. Il congresso, che si tiene ogni 5 anni, durerà una settimana e si svolgerà a porte chiuse presso la Grande Sala del Popolo sul lato occidentale di Piazza Tienanmen.
Il presidente Xi JinPing è pronto ad assicurarsi uno storico terzo mandato come segretario del Partito.

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