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Turchia, altro maxi taglio dei tassi: 150pb. TRY sotto pressione

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Con questa sforbiciata salgono a 850 i punti base che l’istituto centrale ha tagliato da settembre 2021

Ancora una mossa scioccante da parte della Banca centrale di Turchia, che taglia nuovamente il costo del denaro in maniera massiccia, sotto il diktat del presidente Erdogan e malgrado un’inflazione elevatissima.
La banca ha infatti ridotto il tasso di interesse di 150 punti base, portandolo al 10,5%.

Non solo questa misura supera le aspettative, che erano per un taglio di 100 punti base, ma la CBRT ha preannunciato una nuova mossa accomodante nella prossima riunione, quando si dovrebbe chiudere il ciclo di taglio dei tassi.

Con questa sforbiciata salgono a 850 i punti base che l’istituto centrale ha tagliato da settembre 2021, nonostante una infrazione clamorosa.
La corsa dei prezzi ha infatti superato 83% a settembre, toccando il livello più alto dal 1998, poiché il basso potere d’acquisto della valuta ha esacerbato la pressione sui prezzi dovuta all’aumento dei costi energetici che la Turchia deve importare.

Questa mossa accresce ulteriormente la pressione sulla valuta nazionale. La lira turca è crollata del 30% durante quest’anno e del 55% negli ultimi 12 mesi, quando cioè è cominciato il ciclo di tagliod ei tassi. Adesso si aggira attorno ai minimi storici rispetto al Dollaro, visto che il cambio USDTRY infatti è schizzato a 18,6.
Inoltre, l’ultimo disavanzo delle partite correnti è aumentato di oltre 13 volte e il disavanzo commerciale è triplicato rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

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