La notizia che la Cina allenterà alcune delle misure restrittive anti-Covid ha spinto il mercato petrolifero, consentendo a e di guadagnare discreto terreno.
Le autorità sanitarie della Cina hanno ridotto di due giorni le quarantene per contatti ravvicinati con persone infette e viaggiatori in entrata e ha rimosso le sanzioni delle compagnie aeree per aver portato troppi casi.
Questo ha conseguenze importantissime per il mercato del greggio, dal momento che la Cina è il primo importatore globale di questa materia prima. Meno restrizioni significano infatti più consumi di greggio, e quindi una domanda più alta.
I prezzi di e sono aumentati di alcuni punti percentuale, anche perché rimane concreta la prospettiva che la fornitura rimarrà estremamente ristretta, dopo che l’OPEC+ ha deciso di tagliare la produzione di 2 milioni di barili al giorno a novembre.
I timori di recessione globale sono riusciti solo in parte a bilanciare la situazione, evitando un ulteriore rialzo dei prezzi.