I dati macro confermano che l’inflazione negli USA sta rallentando (i prezzi alla produzione sono stati inferiori alle aspettative) e questo continua a dare slancio ai listini azionari europei, che proseguono la fase di recupero e chiudono quasi tutti in rialzo.
Si respira buonumore anche per la volontà di Pechino di intervenire a supporto del settore immobiliare cinese.
A Piazza Affari, l’indice termina la seduta a 24.700 punti, in rialzo dello 0,42%. Si tratta dell’ottavo incremento di fila.
Malgrado la frenata del petrolio, brilla ancora Saipem, +4,98%, che ha beneficiato dei nuovi contratti in Medio Oriente e Africa da 800 milioni di dollari.
Vola anche Tenaris (+4,7%) che sfrutta la raccomandazione positiva di JpMorg.
Ben comprata Banco BPM, +2,37%, grazie al fatto che Jefferies ha migliorato il target price.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Nexi, che ha terminato le contrattazioni a -9,84% dopo la vendita da parte di Intesa Sanpaolo della propria quota del 5,1% del capitale.
Scivola Telecom Italia, -2,92%, con le indiscrezioni di stampa che danno meno chance alle ipotesi di un’opa sul gruppo delle telecomunicazioni.
Tra gli indici di Eurolandia, il di Francoforte segna +0,32%, Parigi avanza dello 0,49%. Contrazione moderata per Londra, che soffre un calo dello 0,21%. Amsterdam è stata la migliore (+1,38%).
In rialzo dei principali indici di Wall Street. Lo segna +0,87%, il +0,17% mentre il +1,45%.
