La giornata delle Borse del vecchio continente si chiude con un bilancio in rosso. I mercati sono concentrati sui verbali della Fed e della BCE, che verranno pubblicati nei prossimi giorni, per cercare di capire quali saranno le prossime mosse degli istituti centrali.
Sull’umore ha pesato soprattutto il timore che la Cina – dove c’è stato il primo decesso per Covid dopo mesi – possa stringere nuovamente le maglie attorno al Virus.
Alla fine della giornata sulla borsa italiana l’indice ha chiuso con il segno negativo per 1,29% a quota 24.356 punti.
Sul listino milanese ha pesato anche il massiccio stacco di cedole di alcuni gruppi rilevanti.
Tra i titoli migliori di Milano si mettono in evidenza Inwit (+1,30%), Unicredit (+1,24%), Stellantis (+0,92%) e Banco BPM (+0,92%).
Giornata molto negativa per i titoli del settore Oil dopo il crollo del prezzo del petrolio. Saipem ha chiuso a -5,70%. Male anche Eni a -5,24%.
Rivenditori penalizzano anche Telecom Italia che alla fine registra un calo del 4,07%.
Nel resto d’Europa le chiusure sono tutte in negativo. A Francoforte l’indice ha perso lo 0,36%, Parigi ha ceduto lo 0,15%, Londra lo 0,08%. L’unica eccezione nell’intero Panorama e Madrid che ha chiuso con +0,81%.
La settimana di Wall Street comincia al ribasso. Lo segna -0,39%, il -0,13% mentre il -1,09%.