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FED, le minute confermano l’intenzione di rallentare le strette. Index verso i minimi da agosto

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L’opinione prevalente adesso è che ci sarà una stretta di 50 punti base nel mese di dicembre

La pubblicazione dei verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della Federal Reserve finisce per spingere dollaro verso un forte ribasso, al punto che il è scivolato su livelli che non si vedevano da agosto.

Le minute hanno mostrato che una sostanziale maggioranza dei policymakers americani ritiene che presto sarà opportuno rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse. Questo consentirebbe infatti al Comitato di valutare i progressi fatti nella lotta all’inflazione, che fino a questo momento ha mostrato pochi segnali di riduzione.


Tutto questo ha rafforzato la convinzione dei mercati che la Federal reserve diventerà meno aggressiva nei prossimi mesi.
L’opinione prevalente adesso è che ci sarà una stretta di 50 punti base nel mese di dicembre, ma soprattutto che il picco dei tassi di interesse sarà raggiunto nel mese di giugno al 5,03%.

Questo scenario ha spinto il verso quota 106, ossia sul minimo da metà agosto.
Il cambio euro dollaro () è decollato verso 1,04, un livello che non si vedeva dall’inizio di luglio. Anche perché l’euro stava già beneficiando di nuovi dati economici positivi (I recenti PMI hanno mostrato che la contrazione dell’attività commerciale nell’Eurozona si è leggermente attenuata a novembre).

Ricordiamo che la Fed ha finora ha effettuato 6 aumenti consecutivi dei tassi, di cui 4 per 75 punti base, spingendo il costo del denaro sul livello che non si vedeva dal 2008.

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