Gli ultimi report macroeconomici dagli USA spingono il prezzo dell’ sui massimi di giugno. L’oncia del metallo prezioso infatti cresce oltre la soglia di $ 1.850, spinta dalla prospettiva di una FED più accomodante nella lotta all’inflazione.
L’ultimo rapporto sul lavoro a stelle e strisce evidenzia che l’economia americana ha aggiunto più posti di lavoro del previsto a dicembre, ma il guadagno è stato il più piccolo in due anni. Inoltre, la crescita annuale dei salari è rallentata molto più di quanto previsto.
Tutto ciò potrebbe spingere la banca centrale americana avere un atteggiamento meno aggressivo in politica monetaria.
Ne sono conseguiti un calo dei rendimenti dei Treasury e del dollaro, a vantaggio del metallo giallo. La quotazione dell’ è arrivata fino a 1870 dollari l’oncia, livello che non si vedeva dall’estate.
Considerando la prima settimana del 2023, l’oro ha aggiunto più dell’1%.