La frenata dell’economia cinese – soprattutto per effetto dei rigidi lockdown anti Covid – appesantisce anche lo Yuan, che perde quota rispetto al dollaro ().
Come riportato dall’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato del 3% nel 2022 dopo essere aumentato dell’8,1% nell’anno precedente. La crescita è stata quindi molto inferiore all’obiettivo ufficiale di circa il 5,5%.
Escludendo il 2020, quando il PIL è cresciuto del 2,2%, la crescita della Cina lo scorso anno è stata la più debole dal 1976, , l’ultimo anno della Rivoluzione Culturale decennale che ha segnato l’economia del Dragone.
Nel quarto trimestre, la crescita del PIL è stata superiore alle aspettative al 2,9% (ma in frenata rispetto al +3,9% del trimestre precedente) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La fine della politica zero-Covid e l’abbandono di quasi tutte le restrizioni dopo quasi tre anni, dovrebbero dare nuovamente impulso alla crescita nell’anno in corso. Gli economisti si aspettano una ripresa che sarà sostenuta dai consumatori. Tuttavia, non è ancora chiaro quanto sarà solida la ripresa.
Yuan cinese in calo dopo i dati economici
Dopo questi dati macro, lo yuan offshore è sceso a 6,77 per dollaro (), allontanandosi dal minimo di sei mesi toccato sul finire della settimana scorsa.
Va aggiunto che la domanda di dollaro è aumentata anche in vista della vacanza di una settimana per il capodanno lunare, che spinge molti cinesei a viaggiare all’estero.
