La marcia dell’euro ha subito una frenata negli ultimi giorni. Dopo aver raggiunto i massimi di nove mesi oltre quota 1,09 rispetto al dollaro (EURUSD), la moneta unica ha fatto un po’ di marcia indietro, soprattutto dopo gli ultimi dati macro statunitensi.
Di recente l’Euro è stato sostenuto dalla prospettiva di una BCE aggressiva sul fronte dei tassi. Settimana prossima ci sarà il meeting della Eurotower, che dovrebbe alzare il costo del denaro di 50 punti base. Finora la banca di Francoforte ha aumentato i tassi di interesse di 250 punti base a partire dall’estate scorsa, e i mercati hanno già scontato un picco dei tassi del 3,2% entro agosto 2023.
Viceversa, i mercati hanno prezzato un calo dell’aggressività della Fed, la cui prossima stretta dovrebbe essere di 25 pb (così come anche nella successiva riunione).
Tuttavia, proprio gli ultimi dati macroeconomici hanno evidenziato che l’economia americana rimane tonica, alimentando così la possibilità che la FED andrà ancora lunga nel ciclo di strette.
Sul mercato valutario il cambio EURUSD ondeggia verso 1,086, dopo aver superato la soglia di 1,09 ad inizio settimana.
Nel corso dell’anno, la valuta europea ha guadagnato quasi 3 punti percentuali rispetto a quella americana.
