Listini poco mossi in tutta Europa, per via del fatto che gli investitori aspettavano l’esito del meeting FED in serata (alzerà poi il costo del denaro di 25 pb) e quelli di BCE e BoE giovedì.
Intanto in mattinata l’Eurostat aveva comunicato che l’inflazione nella zona euro è diminuita per il terzo mese consecutivo a gennaio (all’8,5% dal 9,2% di dicembre), ma la crescita della componente di fondo è rimasta stabile.
A Milano l’indice chiude in rialzo dello 0,39% a 26.703 punti.
Sul listino milanese brillano le banche, che hanno beneficiato anche di un report di Ubs: BPER è la migliore (+3,3%, viene raccomandata a ‘buy’). Unicredit segna +1,10% dopo gli utili record. In luce anche Intesa Sanpaolo (+1,78%), in attesa dei conti venerdì. Bene anche Generali (+1,6%).
Tra i titoli migliori ci sono anche STMicroelectronics (+2,54%), Unipol (+2,37%) e Interpump (+2,05%).
In fondo al listino Recordati (-2,54%).
Male anche Enel (-2,19%), sui timori di discontinuità al vertice riassunti da un report di Morgan Stanley.
Sempre nel comparto oil su Tenaris (-2,15%) ed Eni (-2,05%).
Le Borse europee chiudono fiacche. Il di Francoforte registra un +0,35%%, Parigi -0,07% mentre il di Londra segna -0,14%.
Wall Street chiude in rialzo. Lo segna +1,02%, il +0,02% mentre il +2,00%.
