Non ci sono stati grandi sussulti nell’ultimo giorno prima del weekend. Tra le valute principali, l’Euro e la sterlina sono le uniche a tenere testa al dollaro, che in linea di massima guadagna un po’ di terreno rispetto a tutte le altre (il Dollar Index ha toccato anche i livelli più alti in sei settimane).
Sulla valuta unica stanno agendo le aspettative di una BCE ancora aggressiva sul fronte dei tassi di interesse. A indurre questa prospettiva sono le dichiarazioni rese da alcuni componenti del board, come Isabel Schnabel e Francois Villeroy de Galhau.
La Schnabel vede il rischio che i mercati sottovalutino la persistenza dell’inflazione nell’Eurozona, mentre Francois Villeroy de Galhau ha sottolineato che i tassi di interesse della Bce raggiungeranno probabilmente il picco durante l’estate, al più tardi a settembre, ma un taglio quest’anno è fuori questione.
Poi ci sono i dati macro, con i prezzi alla produzione in Germania che sono saliti oltre le attese e le prospettive di inflazione nella Eurozona ancora molto alte.
Il cambio EURUSD risale così leggermente, anche se rimane in orbita 1,07 e ben distante dal massimo di nove mesi di 1,103 toccato il 2 febbraio.
