Il dollaro australiano avverte sempre di più le ripercussioni legate alla diffusione del virus Wuhan, tanto da accusare ancora perdite sul mercato valutario, fino a scivolare sui minimi pluriennnali nei confronti della sterlina britannica.
Il Coronavirus e la RBA
L’economia australiana è fortemente collegata all’andamento delle materie prime e quindi alla dinamica dell’economia globale, nuovamente al centro dei timori per via della diffusione del virus dalla Cina.
Quello che aggrava ulteriormente l’AUD è la contemporanea aspettativa di un intervento espansivo da parte della RBA nel prossimo meeting.
A dicembre la banca centrale australiana (Reserve Bank) ha mantenuto fermo il tasso di interesse allo 0,75%, ma detto che è ragionevole aspettarsi un ulteriore allentamento della politica monetaria, se necessario. Cosa che potrebbe avvenire settimana prossima.
Aussie in netto calo
Il cross AUDUSD è sceso finanche sotto quota 0,67 e si avvicina ai minimi pluriennali toccati a ottobre scorso.
Ancora più pesante lo scivolone nei confronti della sterlina britannica, come possiamo vedere nell’immagine qui sotto tratta dal broker .
Il cambio GBPAUD ha infatti toccato il livello di 1.954 (cosa che non accadeva da giugno 2016) e sta testando la trendline di lungo periodo, che sa violata potrebbe dare luogo a ulteriori slanci rialzisti.
Va detto che se il dollaro australiano sta risentendo della sua forte esposizione verso la performance dell’economia cinese, la sterlina invece sta beneficiando dell’effetto BoE.
La Bank of England infatti ha appena deciso di non abbassare i tassi, cosa che molti analisti si aspettavano, e confermarli per adesso allo 0,75%.