Le mosse delle banche centrali continuano ad essere al centro dell’interesse dei mercati azionari, che chiudono in timido rialzo nel giorno in cui l’Eurostat evidenzia una discesa dell’inflazione ma non come ci si aspettava. Un passo troppo lento per tranquillizzare gli investitori, ma soprattutto dei falchi della Bce.
La Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,3%, con l’indice che chiude a quota 27.397 punti.
Miglior titolo del giorno è Amplifon, con un progresso del 4,09%, seguito da Campari, +3,68%.
Il lieve rialzo del petrolio spinge Tenaris, che avanza del 2,58%, ed Eni che guadagna l’1,4%.
Riprendono quota le utility: Terna (+1,6%), Erg (+1,8%), Enel (+1,4%), A2a (+1,2%).
Vendite su Stm (-3,34%), peggiore titolo del giorno a causa della scelta Tesla di ridurre il consumo di carburo di silicio (SiC), di cui STM è tra i maggiori produttori al mondo.
Male anche il comparto bancario: Banco Bpm e Unicredit cedono entrambe l’1,2%, Banca Generali 0,64%.
Realizzi anche su Diasorin e Prysmian, che perdono rispettivamente lo 0,99% e lo 0,85%.
Chiusura positiva per le altre principali borse europee. Il di Francoforte avanza dello 0,15%, Parigi guadagna lo 0,69%, Londra lo 0,4% e Madrid lo 0,03%.
La Borsa americana chiude in rialzo. Lo segna +0,76%, il +1,05% mentre il +0,73%.
