Una gran parte dello spavento innescato dal crac di Credit Suisse se ne va via, e con esso un po’ di insicurezze del mercato.
Rassicurazioni sono arrivate anche dalla BCE, con la presidente Christine Lagarde che ha ribadito che la Eurotower è pronta a sostenere le banche della zona euro se necessario, ma ritiene che il settore bancario sia resiliente e solido.
Gli investitori tornano così ad avvicinarsi agli asset a maggior rischio, spingendo al ribasso i rifugi scuri come il dollaro, l’oro e lo yen giapponese.
Ne approfitta l’euro, che è salito oltre 1,075 () anche per le posizioni distanti rispetto alla FED. Infatti mentre la BCE ha effettuato un altro aumento dei tassi di 50 pb la scorsa settimana, domani la Federal Reserve potrebbe annunciare una stretta più morbida, di 25 pb.
A sporcare un poco l’umore dell’area europea è l’indicatore ZEW del sentimento economico, sceso a 10,0 nel mese di marzo, dai 29,7 del mese precedente e al di sotto delle previsioni di mercato di 16. E’ stato il primo calo del sentimento dopo cinque mesi consecutivi di aumenti.