La Borsa d’Europa chiudono fiacche una seduta volatile, dopo le decisioni della Fed e della Bank of England che alzano il costo del denaro di 25 pb, ma si avvicinano alla fine delle strette a seguito delle recenti turbolenze del comparto bancario.
Anche la Banca Nazionale Svizzera (50 punti base) e la banca centrale norvegese (25 punti base) hanno ritoccato il costo del denaro. Sui mercati intanto tiene banco il tema dell’inflazione e della crescita economica globale.
A Milano, il chiude sostanzialmente poco mosso (-0,15%), terminando la giornata su 26.482 punti.
Sul listino milanese spicca Inwit, +5,21%, in odore di Opa da parte del fondo francese Adrian.
Bene le utility, a partire da Terna +2,71%, dopo i conti presentati ieri. Bene anche Snam +1,76%, A2a +1,32%.
Denaro su STMicroelectronics, che registra un rialzo dell’1,72%.
Vendite su Saipem, -3,43%, e Tenaris, che soffre un calo del 2,25%.
Fiacco il settore finanziario: Banco BPM evidenzia una perdita del 3,01%, in calo anche Unicredit -1,65% e Intesa -1,02%.
Movimenti blandi anche nel resto del vecchio continente. Piatto il di Francoforte -0,06%, cala Madrid -0,46%, salgono Parigi +0,11% e Amsterdam +0,24%. Rosso acceso sul di Londra -0,91%.
Wall Street parte forte ma poi frena, chiudendo comunque in salita. Lo segna +0,30%, il +0,23% mentre il +1,01%.