Le nuove turbolenze attorno al settore bancario deprimono l’appetito al rischio degli investitori, spingendo così il dollaro nella sua veste di bene rifugio.
Il Dollar Index balza così di nuovo oltre 103 venerdì, allontanandosi dal minimo di 7 settimane toccato nella sessione precedente.
Ad innescare la paura è la notizia che la Deutsche Bank rimborerà in anticipo 1,5 miliardi di dollari in un set di titoli di livello 2 con scadenza nel 2028. Allo stesso tempo, Bloomberg ha riferito che UBS e Credit Suisse sono sotto controllo in un’indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per verificare se i professionisti finanziari hanno aiutato gli oligarchi russi a eludere le sanzioni.
Tutto questo non aiuta certo il sentiment del mercato, che peraltro non sa decifrare con precisione le prossime mosse delle banche centrali.
All’inizio di questa settimana, la Fed ha alzato i tassi di 25 punti base, ma tuttavia Jerome Powell ha affermato che i funzionari non vedono tagli dei tassi quest’anno e sono pronti a prolungare il loro ciclo di inasprimento, se necessario.
Nel frattempo il cambio EURUSD torna verso 1,075, allontanandosi ulteriormente dai massimi di sette settimane toccati mercoledì.