Come aveva preannunciato in occasione dell’ultimo meeting di politica monetaria, la Reserve Bank of Australia decide di prendersi una pausa nel ciclo di strette monetarie. Il meeting di aprile si conclude infatti con una conferma del tasso di interesse al 3,6%, che resta comunque il livello più elevato in oltre un decennio.
La decisione di interrompere un ciclo di rialzi dei tassi durato 10 riunioni consecutive nasce dalla volontà di darsi maggior tempo per valutare l’impatto delle strette sull’inflazione sull’economia australiana, nonché per valutare meglio le prospettive future in un contesto che rimane di incertezza.
Va precisato tuttavia che la Banca Centrale australiana ha lasciato aperta la porta ad un ulteriore inasprimento monetario, se le condizioni dell’inflazione dovessero rendere necessario.
Intanto il meeting della Reserve Bank ha appesantito la marcia del dollaro australiano. Il cambio AudUsd scende infatti a 0,674, ritirandosi così dai massimi di oltre un mese toccato nella giornata precedente.
Di recente l’Aussie dollar ha trovato supporto nei dati sulla produzione americana più deboli del previsto. Al tempo stesso ha inciso la politica dei tagli a sorpresa annunciata dall’Opec+ riguardo al petrolio.