Giornata negativa per i mercati europei, che perdono terreno sui timori di un corto circuito tra inflazione e recessione, dopo le indicazioni in arrivo da oltreoceano, con i deludenti dati mensili ADP che indicano un raffreddamento del mercato del lavoro statunitense.
La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,58%, con l’indice a 26.868 punti.
Sul principale listino milanese corrono sono le utility, titoli difensivi.
In cima troviamo Snam +2,74%, ma brillano anche Terna +2,34%, Italgas +1,93, Hera +2,16%, A2a +2,14%, Enel +1,38%.
I settori più colpiti dai ribassi sono industria e auto, più sensibili all’andamento dell’economia. Il titolo peggiore è Interpump, -6,45%, ma cadono anche Iveco, -5,68%, CNH Industrial -5,04% e Pirelli, in flessione del 4,64% dopo le indiscrezioni sul possibile limite all’influenza della cinese Sinochem, primo azionista del gruppo di pneumatici.
Arretrano Saipem -1,79% e Stellantis -1,98%..
Anche le banche chiudono in rosso, sia pure moderato.
Nel resto d’Europa, a Francoforte il cede lo 0,53%, Londra guadagna lo 0,37%, mentre Parigi registra una flessione dello 0,39%. Amsterdam -0,34%; Madrid +0,73%.
Chiusura a tinte miste per Wall Street. Lo segna -0,25%, il +0,24% mentre il -1,07%.
