I dati macro che sono giunti ieri dagli Stati Uniti, in modo particolare l’inflazione, danno slancio alle piazze del vecchio continente. Gli investitori ora concentrano la loro attenzione sulle prossime mosse delle banche centrali sul fronte del rialzo dei tassi d’interesse.
La Borsa di Milano chiude piatta, con l’indice che segna -0,01% a 27.626 punti.
A Piazza Affari corre Moncler (+4,4%) grazie alla spinta dei risultati del colosso LVMH (spinto dal mercato cinese).
Si mettono in mostra Leonardo (+3,2%) e Amplifon (+2,5%), quest’ultima dopo che Intermonte ha alzato il target price da 29 a 39 euro.
Le maggiori vendite colpiscono invece Enel (-3,9%), all’indomani della tornata di nomine nelle partecipate pubbliche e con gli analisti che temono eventuali cambiamenti di strategia.
Il listino milanese viene appesantito dalle banche: Bper e Intesa (-0,3%), Banco Bpm (-0,2%) e Unicredit (-0,1%). L’eccezione è Monte Paschi +0,94%.
Giornata fiacca anche per le utility: Hera cede l’1,4%, Erg (-0,8%), Snam (-0,7%) e Italgas (-0,4%).
Avanza l’energia con Tenaris (+1,7%) e Saipem (+0,6%).
Le altre piazze europee chiudono in rialzo. Parigi segna +1,1% e aggiorna i massimi storici, il FTSE100 di Londra chiude a +0,24%, mentre a Francoforte il avanza di +0,16%. Madrid +0,31%.
Oltreoceano Wall Street chiude in netto guadagno. Lo segna +1,33%, il +1,14% mentre il +1,99%.
