La paura innescata dal terremoto Credit Suisse sembra essere acqua passata, tanto che il Franco svizzero può festeggiare il ritorno su livelli che non si vedevano da ben 2 anni rispetto al dollaro ().
I dati della BNS (la Banca nazionale svizzera) hanno mostrato che i depositi a vista sono diminuiti di 31 miliardi di franchi la scorsa settimana, ossia il secondo più grande calo settimanale mai registrato. Questo suggerisce che Credit Suisse potrebbe aver già iniziato a rimborsare parte della liquidità di emergenza offerta dalla banca centrale elvetica.
Inoltre, i responsabili delle politiche della BNS hanno ripetutamente segnalato la loro disponibilità a intervenire sui mercati valutari per sostenere il franco e combattere l’inflazione. Gli ultimi dati di marzo hanno evidenziato che il tasso di inflazione annuale è rallentato al 2,9%, più delle aspettative del mercato, ma resta comunque non lontano dal massimo di 29 anni del 3,5% raggiunto lo scorso anno.
Come vediamo in questa immagine sulla piattaforma di trading , il cambio USDCHF è sceso al di sotto di 0,89, il livello minimo da gennaio 2021, sfruttando anche la debolezza del dollaro.
Il biglietto verde è penalizzato dalla convinzione che la FED metterà in pausa il suo ciclo di inasprimento, visti i dati più bassi del previsto circa l’inflazione primaria e dei produttori.