I commenti aggressivi della Banca nazionale svizzera e il ripristino della fiducia nel sistema finanziario svizzero stanno dando slancio al Franco, che ha toccato nuovamente i massimi di due anni rispetto al dollaro.
Il cambio USDCHF è sceso infatti sotto 0,89, come non si vedeva da gennaio 2021 (nell’ultimo anno il cambio è sceso di oltre il 7%).
A propiziare lo slancio ribassista del cambio USDCHF è anche la fiacchezza del dollaro, con l’index che è sceso a 101,36.
I depositi a vista presso la BNS hanno continuato a diminuire a fine aprile, indicando che UBS e Credit Suisse hanno già restituito parte della liquidità di emergenza fornita dal prestatore centrale per consolidare la percezione degli investitori di un bilancio sano.
Nel frattempo, i responsabili politici hanno ripetutamente segnalato la necessità di una politica monetaria più restrittiva, spingendo gli economisti a prevedere un altro aumento dei tassi di interesse di 50 punti base a giugno, nonostante l’inflazione del paese (2,9%) sia ben al di sotto di quella di altre nazioni europee.