Nessun cambio nella politica dei tassi di interesse della Banca centrale turca, che spinge così la Lira verso un nuovo minimo storico rispetto al dollaro.
La CBRT ha mantenuto il tasso di interesse all’8,5% nella riunione di aprile, dopo il taglio di 50pb di febbraio, affermando che l’attuale orientamento della politica monetaria è adeguato a sostenere la necessaria ripresa all’indomani del terremoto, mantenendo la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria.
Da settembre 2021 la banca centrale ha tagliato il costo del denaro per un totale di 10,5 punti percentuali.
Intanto l’inflazione è migliorata, dopo esere schizzata al livello record dell’86% a ottobre scorso. Ma parliamo comunque di un livello del 51% a marzo, qualcosa di stratosferico.
Sul mercato valutario la lira turca intanto continua a scivolare. Il cambio USDTRY è salito oltre 19,4, aggiornando i massimi storici a causa di una politica monetaria eccessivamente espansiva, squilibri delle partite correnti e timori per le elezioni presidenziali di maggio.
Il 14 maggio il Paese andrà alle urne. L’opposizione è compatta dietro la leadership di Kemal Kilicdaroglu e per la prima volta in 20 anni il Raìs Erdogan rischia di perdere. Un nuovo governo potrebbe cambiare gli scenari in corso.
