Come era ampiamente previsto dai mercati, la Bank of England ha deciso di effettuare una nuova stretta di politica monetaria. L’istituto centrale britannico ha Infatti alzato il tasso di interesse di 25 punti base portandolo al 4,5%, ossia un livello che non si vedeva dal 2008.
La decisione dell’istituto centrale londinese è motivata dalla necessità di combattere l’inflazione che nel Regno Unito viaggia in doppia cifra.
Secondo le proiezioni della Bank of England, il tasso di inflazione scenderà al 5,1% nell’ultimo trimestre di quest’anno, molto più su del 3,9% delle previsioni di febbraio. L’istituto centrale ritiene che il target del 2% verrà raggiunto verso la fine del 2024.
I Policy Makers britannici hanno comunque avvertito che se i dati non evidenzieranno un calo dell’inflazione, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori ritocchi al costo del denaro.
Nel frattempo è stata effettuata la più grande revisione al rialzo nella storia del Regno Unito riguardo alla crescita dell’economia britannica, tanto che adesso non si teme più una recessione nei prossimi mesi.
Le decisioni della Bank of England non sono riuscite a dare slancio alla sterlina. Il cambio rispetto al dollaro () si trova verso quota 1,26, rimanendo in prossimità dei massimi da maggio 2022.
Su questo rapporto di cambio influisce anche la marcia in avanti del dollaro statunitense, dopo l’ultimo report cinese che ha sollevato nuovamente preoccupazioni sulla futura crescita globale spingendo così molti investitori a cercare le valute rifugio come appunto il dollaro.