Continua il clima di cautela sulle Borse europee. Gli investitori che si concentrano sulle prossime decisioni delle banche centrali (ancora incerte), dopo che la Bank of England ha alzato i tassi di 25 pb come fatto già da FED e BCE. Intanto sui mercati le tendenze sono indirizzate dalle trimestrali che arrivano quotidianamente, e dai timori sul debito Usa e sulla tenuta delle banche regionali americane.
La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,61%, con l’indice che segna 27.098 punti.
Il listino milanese è zavorrato dal peso maggiore del settore bancario sui suoi indici e dalla performance negativa di grandi titoli come Eni ed Enel.
La trimestrale spinge Hera, +3,27%. Bene anche un’altra utility, Interpump (+3,04%), e Recordati, +2,08%.
Le vendite colpiscono Iveco, che chiude a -6,02%. Il calo del greggio pesa invece su Saipem (-3,9%) ed Eni (-1,8%). Scende anche Prysmian, -3,83%.
Sotto pressione Mediobanca, che accusa un calo del 2,75%.
Frena Tim (-2,3%) all’indomani dei conti e delle tensioni in cda sulla governance.
Gli altri listini del vecchio continente chiudono la seduta contrastate. Chiusura in calo per il di Francoforte (-0,39%) e Londra (-0,14%), mentre è positiva Parigi (+0,28%).
Wall Street chiude contrastata. Lo segna -0,17%, il -0,66% mentre il +0,18%.