Finisce in modo blando la prima seduta della settimana sui listini europei. Sotto i riflettori le incertezze sul destino elettorale della Turchia e quello riguardo alle prossime mosse delle banche centrali.
Il vicepresidente dell’Eurotower, Luis de Guindos, ha dichiarato che la stretta della politica monetaria è arrivata “alla fase finale”, mentre il numero uno della FED di Atlanta, Raphael Bostic, dice di non prevedere un taglio dei tassi d’interesse nel 2023.
La Borsa di Milano chiude in ribasso dello 0,37%, con l’indice a quota 27.245 punti.
Sul listino milanese brilla Recordati, con una marcata risalita del 4,11% che dà seguito al rally dopo i risultati trimestrali.
Avanzano anche ERG +1,68%, Prysmian +1,24% ed Hera +1,00%.
Vendite su Pirelli, -2,15%, oggetto di prese di beneficio dopo il balzo di oltre il 3% venerdì scorso. Soffre anche Telecom Italia, -1,61%. Prevalgono parzialmente le vendite sulle banche e i titoli petroliferi.
Si sono mosse in ordine sparso le altre principali borse europee. Il di Francoforte avanza di un misero 0,02% a 15.917 punti, Parigi ha guadagnato lo 0,05%, Londra lo 0,30%, e Madrid -0,37% (appesantita dal forte calo di Bbva, -4,21%).
Chiusura cauta di Wall Street. Lo segna +0,30%, il +0,14% mentre il +0,66%.