Avvio di settimana in rosso per le principali Borse europee, che scontano i timori legati alla fiammata del prezzo del gas e il rialzo del petrolio, dopo che l’Opec+ ha deciso di prolungare al 2024 i tagli alla produzione.
Inoltre gli investitori che sono tornati a fare i conti con l’inflazione e il possibile rialzo dei tassi BCE, dopo le parole di Christine Lagarde (“non vi è alcuna prova evidente che l’inflazione core abbia raggiunto il picco”).
La Borsa di Milano chiude in calo (-0,78%) con l’indice che scende a 26.856 punti.
A Piazza Affari pochi titoli hanno chiuso con il bilancio positivo. La migliore è Banca MPS, +1,61%, spinta ancora dall’ipotesi di imminenti operazioni straordinarie.
Viaggiano avanti anche Amplifon (+1,48%), Iveco (+0,44%) e Tenaris (+0,65%).
Male le altre banche, come Unicredit che soffre un calo del 2,33%..
I più forti ribassi colpiscono Hera, -2,91%. Male anche Prysmian, -2,41% e CNH Industrial, -2,39%.
Seduta in rosso per le principali Borse europee. A Francoforte l’indice ha perso lo 0,54%, a Parigi flessione dello 0,96%, a Londra il Ftse100 ha limato dello 0,1%.
Wall Street chiude in lieve calo. Lo segna -0,20%, il -0,59% mentre il -0,09%.