La Reserve Bank of Australia si prende una pausa nel ciclo di rialzo dei tassi, e dopo la stretta di 25 punti base a giugno, stavolta lascia il costo del denaro al 4,1%. Da maggio 2022 la banca centrale ha effettuato strette per un totale di 400 punti base, per contrastare la corsa dell’inflazione.
Il consiglio della RBA ha affermato di aver bisogno di più tempo per valutare l’impatto degli aumenti passati, aggiungendo che l’inflazione nel paese ha superato il suo picco. I dati hanno mostrato che l’indicatore CPI mensile dell’Australia è rallentato al 5,6% a maggio dal 6,8% di aprile, segnando il guadagno più basso in 13 mesi e mancando le aspettative per un aumento del 6,1%.
La banca centrale ha indicato che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento monetario, per garantire che l’inflazione torni all’intervallo obiettivo compreso tra il 2 e il 3% in un lasso di tempo ragionevole, ma dipenderà dall’evoluzione dell’economia e dei prezzi.
Dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato invariato il suo tasso, il dollaro australiano si è mosso poco attorno 0,66 (AUDUSD), rimbalzando ulteriormente dai minimi di quasi un mese.