Nessun cambiamento da parte della Reserve Bank of New Zealand. Nel meeting di politica monetaria di luglio, la banca centrale neozelandese ha deciso di lasciare il tasso di interesse al 5,5%, dopo aver effettuato strette per un totale di 525 punti base dall’ottobre 2021.
Questa mossa non ha impresso grandi cambiamenti al cambio , che rimane su 0,62 in prossimità dei massimi di 3 settimane e continua a oscillare tra la EMA50 e la EMA200.
(fonte grafica: piattaforma di investimento )
Secondo il comitato di politica monetaria, il livello dei tassi di interesse dovrà rimanere ancora elevato per spingere l’inflazione verso l’inflazione all’intervallo obiettivo compreso tra l’1 e il 3% annuo entro la seconda metà del 2024.
Nel frattempo, l’occupazione rimane al di sopra del suo livello sostenibile, ma i dati recenti suggeriscono che il mercato del lavoro sta rallentando.
Per quanto riguarda il PIL, il consiglio ha ritenuto che i recenti indicatori suggeriscano che la crescita dovrebbe rimanere debole nel breve termine, nonostante i lavori di ricostruzione nell’Isola del Nord.
Nel frattempo il cambio rimane compresso tra le due EMA (50 e 200) che stanno agendo rispettivamente da supporto e resistenza.
(fonte grafica: piattaforma di investimento )
Anche il Fibonacci 38,2 ha dato sostegno al cambio, così come aveva fatto settimana scorsa il livello Fibonacci 50%.
La vicinanza di tutti questi importanti livelli tecnici rende la situazione incerta, anche perché a livello di fondamentali molto dipende dalle prossime mosse della Federal Reserve, che probabilmente si sta avvicinando alla fine del suo ciclo di rialzi dei tassi ( e questo pesa sul biglietto verde).
Anche il generale clima di propensione al rischio dà una spinta al dollaro neozelandese, che però per guadagnare trazione dovrebbe oltrepassare la EMA20 nei prossimi giorni.