Il prezzo del petrolio si avvia a registrare la sesta settimana di fila di guadagno. Il prezzo dei benchmark e stanno beneficiando delle novità dal lato dell’offerta, dopo l’annuncio dell’Arabia Saudita e della Russia sull’estensione dei tagli volontari fino al mese prossimo.
Sul mercato, il prezzo del è salito sopra gli 85 dollari al barile, mentre il greggio si aggira su quota 82 dollari al barile.
Entrambi i prezzi hanno toccato i massimi dallo scorso mese di aprile.
L’Arabia Saudita continuerà a ridurre il suo otuput di 1 milione di barili al giorno per un altro mese, mentre la Russia ha affermato che ridurrà anche le sue esportazioni di petrolio di 300.000 barili al giorno a settembre.
Nel frattempo, venerdì l’OPEC+ ha mantenuto invariata la politica di limitazione dell’offerta fino al 2024.
Un effetto rialzista sul prezzo di e l’hanno avuto anche i dati sulle scorte di greggio statunitensi, che sono diminuite di 17 milioni di barili la scorsa settimana e sono l’1% al di sotto della media quinquennale per questo periodo dell’anno.
Dal lato della domanda, nel frattempo, i timori per una ripresa modesta in Cina e nella maggior parte dei paesi europei hanno continuato a pesare sul sentiment, evitando ulteriori balzi avanti del prezzo di e .