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Dollaro in calo dopo i NFP. L’Index torna sulla EMA50

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A luglio l’economia statunitense ha creato 187.000 posti di lavoro (Non Farm Payrolls), al di sotto delle aspettative di 200.000

I dati sul mercato del lavoro USA raffreddano le aspettative di una Fed ancora aggressiva, e finiscono per penalizzare il dollaro.
Il biglietto verde cede buona parte dei guadagni che aveva accumulato negli ultimi giorni (soprattutto dopo il declassamento di Fitch Ratings), con il che, dopo essere rimbalzato sulla EMA200, è retrocesso di nuovo sulla EMA50.

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(Fonte grafica piattaforma di trading )

A luglio l’economia statunitense ha creato 187.000 posti di lavoro (Non Farm Payrolls), al di sotto delle aspettative di 200.000 e dopo una revisione al ribasso di 185.000 a giugno.
La lettura è anche inferiore al guadagno mensile medio di 312.000 rispetto ai 12 mesi precedenti.
Il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al 3,5% e la crescita dei salari è rallentata meno del previsto.

Come detto, il Dollaro ha subito un contraccolpo dopo i dati sui Non Farm Payrolls.
Mentre il cambio è risalito oltre 1,10, il è tornato nuovamente sulla EMA50. E’ evidente che la media mobile di lungo periodo (EMA200) ha svolto il suo ruolo di resistenza dinamica, respingendo il prezzo com’era già successo a giugno e luglio.

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(Fonte grafica piattaforma di trading )

Nelle prossime sedute vedremo se il test della EMA50 spingerà il più in basso, e in quel caso occorrerà tenere d’occhio il supporto statico a 100,7.
Viceversa, un nuovo impulso rialzista avrebbe come primo ostacolo quota 102,8.

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