Dopo un martedì di profondo rosso, le Borse europee – a cominciare da Milano – si risollevano. A favorire la schiarita è il chiarimento del Mef circa la tassa sugli extra-profitti delle banche. E proprio i titoli del settore sono quelli che hanno performato meglio.
La Borsa di Milano chiude in rialzo (+1,3%), con l’indice che segna 28.308 punti.
Il listino milanese vede protagonisti gli istituti di credito, che hanno recuperato circa 4 dei 9 miliardi di capitalizzazione bruciati nella seduta precedente. Corrono Fineco (+7,1%), Banco Bpm (+5,4%), Unicredit (+4,4%), Mediolanum (+2,7%), Mps (+2,5%), Intesa (+2,3%), Bper (+2,2%) e Banca Generali (+1,3%).
La giornata è stata proficua anche per Tim (+5,7%), sui rumors di un memorandum tra il Mef e Kkr in vista dell’offerta vincolante che il fondo statunitense presenterà per la Rete.
Guadagni sostanziosi per gli energetici, grazie al petrolio in aumento. Eni e Tenaris guadagnano il 3,2%, Saipem (+2,3%).
Sul fronte negativo invece spicca Generali (-1,1%), nonostante i risultati del semestre in crescita.
Tra i mercati del Vecchio Continente avanza il di Francoforte, +0,49%. Salgono anche Londra, +0,80%, e Parigi, +0,72%. Positive anche Madrid +0,56% e Amsterdam +0,42%.
Wall Street positiva. Lo segna -0,70%, il -0,54% mentre il -1,17%.