Si chiude con una seduta molto volatile la settimana delle Borse europee, spaventate dai timori per l’economia cinese, dopo che Evergrande è finita sull’orlo del fallimento e alimenta la paura di un effetto contagio su tutto il settore immobiliare cinese.
I mercati sono anche nervosi perché non si riesce ancora ad avere un quadro preciso sulla direzione che intendono seguire le banche centrali sul fronte dei tassi di interesse.
La Borsa di Milano chiude in callo dello 0,42%, con l’indice a 27.761 punti.
A Piazza Affari la migliore è Hera, +1,24%. Enel avanza di 0,68%, poco meglio di DiaSorin, -0,65%.
I ribassi colpiscono soprattutto Banca MPS, -3,99%. Arretrano anche gli altri titoli finanziari come Azimut -1,62%, Banca Generali -1,32%, Finecobank -1,26%, Unipol -1,24%.
Vendite anche su Saipem, -2,41% e Amplifon, -1,78%.
Archiviano la seduta in terreno negativo le altre piazze europee. Il di Francoforte scambia a -0,65%, ed anche Londra cede lo 0,65%. Parigi in flessione dello 0,38%. Amsterdam -0,35% e Madrid -0,14%.
Debole e contrastata la Borsa di New York. Lo segna -0,01%, il +0,07% mentre il -0,20%.