Anche questa settimana, almeno per le big del settore, le criptovalute non stanno conoscendo grandi variazioni. Da venerdì scorso soltanto ha modificato il proprio prezzo in doppia cifra (+11% circa), mentre le più blasonate restano praticamente sui livelli di qualche giorno fa. Basta pensare che il mercato spot viaggia su livelli così blandi che non si vedevano da 4 anni.
Sui mercati regna la prudenza, anche perché i timori di una nuova fiammata dell’inflazione e l’incertezza sulle mosse autunnali della FED (che potrebbe ancora alzare i tassi) hanno indotto gli investitori a contenere il rischio.
Intanto l’approvazione degli ETF sul spot da parte della SEC tarda ad arrivare, privando il mercato di una fonte di sicuro slancio per i prezzi.
, tra segnali di ripresa o di ulteriore calo che poi rientrano sempre in fretta, finisce per oscillare ancora attorno i 26 mila dollari. Ormai è praticamente un mese che la crypto più famosa non si muove da lì, a parte sporadiche fiammate.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Sotto il profilo tecnico, si trova di fronte un muro importante rappresentato dalle EMA50 e EMA200, che stanno perlatro per incorciarsi (segnale tipicamente negativo).
La speranza è che il supporto a quota 25mila dollari continui a rimbalzare ogni eventuale tentativo di discesa.
Intanto la notizia che l’exchange in liquidazione FTX possa voler vendere 3,4 miliardi di dollari di asset crypto ha penalizzato soprattutto Solana, che scivola del 4% in settimana (ma viene salvata dall’annuncio che sarà partner ufficiale di Visa per il lancio della funzione i pagamenti in stablecoin).