La Banca popolare cinese (PBoC) decide di mantenere un approccio cauto, e conferma il Loan Prime Rate al 3,45%, minimo storico. Il tasso primario di prestito a un anno è lo strumento di prestito a medio termine utilizzato per i prestiti alle imprese e alle famiglie.
Il tasso a cinque anni, riferimento per i mutui, è stato invece mantenuto al 4,2% per il terzo mese consecutivo.
La decisione era attesa dal mercato, dopo che la banca centrale la scorsa settimana ha lasciato invariato il tasso di riferimento a medio termine.
I policy makers hanno valutato l’impatto delle precedenti misure di allentamento, tra cui un taglio dei tassi di interesse in agosto e una recente riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria di 25 punti base, affinché tutte le banche mantengano ampia liquidità e sostengano una nascente ripresa economica.
La PBOC ha inoltre risposto alla debolezza della valuta abbassando il coefficiente di riserva obbligatoria in valuta estera di 200 punti base, al 4%, a partire dal 15 settembre, la prima riduzione di questo tipo quest’anno.
Anche se l’economia cinese ha mostrato alcuni segnali di miglioramento ad agosto (soprattutto produzione industriale e vendite al dettaglio, ma anche le condizioni inflazionistiche sono migliorate), le prospettive generali per il Paese del Dragone restano modeste.
Sul mercato valutario lo yuan scambia verso 7,31 per dollaro (), ma gli investitori rimangono cauti in vista delle decisioni di politica monetaria dellaFED, attesa nella serata di mercoledì.
Quest’anno lo yuan è stato sottoposto a un’enorme pressione a causa della lenta crescita economica in Cina e di una serie di tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale.