Comincia male la settimana delle Borse Europee, che devono ancora digerire la convinzione che le principali banche centrali manterranno i tassi agli attuali livelli per un periodo più prolungato delle attese (come preannunciato oggi da Christine Lagarde, presidente della BCE).
di certo non migliora l’umore la notizia della nuova crisi di Evegrande in Cina.
La Borsa di Milano chiude in calo, con l’indice che segna a fine giornata -0,68% a 28.382 punti.
A Piazza Affari quasi tutte le blue chip vanno in ribasso. Si mette però in evidenza Banco BPM, +1,99%. Bene anche altri titoli finanziari: Mps +0,87%, Finecobank +0,73%, Mediobanca +0,45%. Passo in avanti per Iveco, +0,92%.
Malissimo Amplifon, -3,91%, dopo la notizia che l’Antitrust ha avviato un’indagine conoscitiva sul mercato italiano degli apparecchi acustici, poiché le attuali condizioni “non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi” dei prodotti e dei servizi annessi.
In rosso Nexi, -3,67%. Negative anche Telecom Italia, -3,20% ed ERG, -2,66%.
Chiusura debole anche per il resto d’Europa. Il di Londra e il di Francoforte cedono lo 0,7%, Madrid perde addirittura l’1,2%, male anche Parigi -0,8%. Amsterdam -0,47.
Timida Wall Street. Lo segna +0,40%, il +0,13% mentre il +0,45%.
