Le Borse Europee chiudono positive in attesa dell’importante Eurogruppo di domani. Piazza Affari è la meno brillante del Vecchio Continente, anche per via della raffica di trimestrali in chiaroscuro che ha tenuto i mercati sulla corda. La spinta ai listini è giunta dal dato dell’export cinese, salito inaspettatamente in aprile, e dal balzo del petrolio.
Il FTSE Mib salva quota 17mila
Il chiude con un progresso dello 0,5% a 17.245 punti.
La giornata conferma l’importante valore psicologico della supporto sulla soglia dei 17 mila, varcata poi riattraversata e infine mantenuta nella seduta odierna.
Per quanto riguarda i singoli titoli, un settore debole è stato quello delle banche: l’indice FTSE Italia Banche segna -0,96%, in controtendenza rispetto all’EURO STOXX Banks +0,8%.
Bper scende del 2,48% dopo i dati sul trimestre (utile crollato del 79%). Male anche Unicredit (-1,58%) e Intesa (-1,11%). Più contenuto il ribasso di Mediobanca (-0,27%) che ha chiuso il trimestre in linea con le attese.
Fra le big cap in rialzo svettano Nexi +3,83% e Moncler +2,65%. In particolare evidenza Enel (+1,99%) che ha terminato il trimestre al 31 marzo con un utile netto ordinario salito del 10,5% a 1,281 miliardi, confermando la cedola.
Blue chip peggiore del listino è Cnh, -3,06% (dopo il -6,53% di ieri), che soffre il taglio del prezzo obiettivo da parte di alcune banche d’affari dopo i risultati presentati ieri. Bene anche i titoli oil, sulla scia del rimbazlo del petrolio. Saipem +2,64%; Tenaris +1,51%; Eni +1,58%.
Le altre Borse
Nel resto d’Europa: Francoforte +1,42%; Parigi +1,54%; Madrid +0,95%; Londra +1,41%.
Anche Wall Street chiude la giornata con piede giusto. +1,15% a 2.881,19 punti, +1,41% a 8.979,66 punti, +0,89% a 23.875 punti.