Giornata negativa sulle piazze del vecchio continente, con gli investitori che si interrogano sulle osservazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell e sui rischi di un allargamento del conflitto Medio Oriente. I mercati pagano anche alcune trimestrali negative e il fatto che il rendimento del Treasury decennale abbia ieri superato brevemente il 5% per la prima volta dal luglio 2007.
La Borsa di Milano chiude in evidente calo, con l’indice Ftse Mib che chiude con un bilancio di -1,4% a quota 27.357 punti.
Il titolo migliore sul listino principale è stato Nexi (+2,54%), in scia alle indiscrezioni in base alle quali Cvc non sarebbe l’unico fondo di private equity interessato alla società di pagamenti.
Si salvano dalla giornata nera anche Diasorin +0,44%; Amplifon +0,59%; Terna +0,28%; Inwit +0,1%.
I maggiori ribassi colpiscono Saipem, -6,22%.
Sensibili perdite per Iveco, in calo del 4,65%. In apnea Banca MPS, che arretra del 3,97%. Sotto pressione , -3,67%.
I mercati azionari del Vecchio continente terminano in chiaro ribasso. La piazza peggiore è Francoforte, dove il ha ceduto l’1,6%. Male anche Parigi e Amsterdam, che hanno perso un punto e mezzo percentuale. In calo dell’1,3% sia Londra sia Madrid.
Wall Street chiude in netta perdita. Lo segna -1,26%, il -0,86% mentre il -1,53%.
