Anche se l’inflazione arretra più del previsto in Cina, lo Yuan non si muove granché e rimane attorno a 7,29 rispetto al dollaro, rimanendo nel range di prezzo dove si trova da questa estate.
Questa mattina l’ufficio di statistica ha evidenziato che il tasso di inflazione in Cina è stato -0,2%, segnando un calo più marcato rispetto alle previsioni (-0,1%).
Il calo dei prezzi si lega all’ampia offerta di prodotti agricoli legata al bel tempo e al calo dei consumi dopo le vacanze della Settimana d’Oro all’inizio di ottobre.
Anche i prezzi alla produzione hanno evidenziato un calo, per il tredicesimo mese di fila.
Tutto questo segnala che la domanda è ancora debole e che la ripresa economica rimane ancora fragile. Per questo motivo è sempre più probabile che la Banca Centrale cinese decida di intervenire nuovamente sul coefficiente di riserva obbligatoria delle banche, forse di 25 punti base.
Il mercato non ha reagito granché ai dati sull’inflazione cinese, con lo Yuan che non riusce a mantenere slancio rispetto al Dollaro. Il cambio USDCNH resta attorno quota 7,29, quindi dentro il range compreso tra 7,27 e 7,34 dove da questa estate.
Intanto il rendimento dei titoli decennali di Stato era rimasto al di sotto del 2,7%, sui livelli più bassi delle ultime otto settimane.