Continua la piccola correzione della sterlina britannica, che perde la soglia di 1,25 rispetto al dollaro Usd, mentre il ministro UK delle Finanze Jeremy Hunt la dichiarazione di bilancio d’autunno al Parlamento.
Nel suo discorso, Hunt ha previsto un calo dell’inflazione al 2,8% entro la fine del 2024, in netto contrasto con l’ottimistica stima di marzo che era dello 0,9%, indicando una pressione inflazionistica più persistente di quanto inizialmente previsto in primavera. Tuttavia nel 2025 si prevede che verrà raggiunto l’obiettivo del 2% fissato dalla Bank of England.
Notizie a tinte miste arrivano invece dalla crescita economica. Se in precedenza era prevista una contrazione dello 0,2%, adesso l’economia sembra destinata a crescere dello 0,6% quest’anno, mentre le proiezioni sia per il 2024 che per il 2025 hanno subito sostanziali revisioni al ribasso, con il PIL previsto in espansione rispettivamente dello 0,7% e dell’1,4%.
I mercati stimano che la Bank of England andrà a ritoccare i tassi di interesse al ribasso per un totale di 80 punti base entro la fine del 2024, anche se il governatore della BoE Bailey ha dichiarato al Comitato del Tesoro che l’inflazione nel Regno Unito potrebbe non diminuire così rapidamente come alcuni prevedono.
Come detto, sul fronte valutario la sterlina è scesa sotto la soglia di 1,25 dollari (GBPUSD), dopo aver raggiunto il massimo da inizio settembre nei giorni scorsi, aiutata dalla debolezza generale del dollaro.
Nel frattempo il rendimento del Gilt decennale del Regno Unito è sceso sotto la soglia del 4,1%, toccando il punto più basso dal 19 maggio.